Come ricordava Giorgio La Pira “C’è sempre una primavera che avanza, in ogni inverno apparente”, ed anche oggi, all’uscita della pandemia è importante non solo quantificare i danni dell’inverno, quanto cercare in modo attento i segnali della primavera.
Se corrisponde al vero che vi saranno risorse economiche importanti per le nostre comunità è anche vero che come pubbliche amministrazioni abbiamo il dovere di creare un futuro che sia in grado di sfruttarle. Da “un vincolo, una opportunità”.
Vaccinate le persone, vacciniamo anche le pubbliche amministrazioni. Nuove professioni, nuove tecnologie, nuovi obiettivi.
I grandi disastri portano immensi dolori, ma offrono anche l’opportunità di non avere la necessità di porre limiti ai sogni futuri.+, ed i sogni, come le idee, hanno il vantaggio di essere “gratis”.
L’Associazione Qualità Comuni nata per divulgare la Qualità nelle pubbliche amministrazioni, quella Qualità fatta di prestazioni, di Carta dei Servizi, collegata ai requisiti della ISO9001, unica norma a livello mondiale, che determini come organizzare i propri processi per ottenere, da essi, la qualità richiesta dalle parti interessate, oggi prova a capire se la percezione di “Qualità”, ovvero la “Qualità” richiesta dalle parti interessate sia la stessa di venti anni fa o se, nei prossimi dieci anni, assumerà un nuovo significato.
L’operazione che AQC prova a fare è quella di disegnare la “Qualità” delle PA del prossimo futuro ascoltando il “contesto”, mutato anche dalla Pandemia e dettato anche dagli obiettivi ONU 2030. Una Qualità al cubo.
Da provare a teorizzare, da parte di AQC, per i suoi soci in primis.
