Loro Ciuffenna (AR)
Associati
Il comune di Loro Ciuffenna
Loro Ciuffenna in TerraLauri
Altitudine: 311 metri slm
Loro Ciuffenna dista circa 40Km da Firenze, 30km da Arezzo e 50km da Siena.
È raggiungibile con l’Autobus (Lazzi) dalle stazioni di S.Govanni Valdarno e Montevarchi.
In auto uscita Valdarno dell’Autostrada A1: proseguire in direzione di Terranuova Bracciolini.
Cenni storici
Del castello di Loro si ha notizia in un documento del 1065.
Era un borgo fortificato alla confluenza di due torrenti attraversati da due ponti in corrispondenza di due porte nelle mura di cinta.Il borgo antico conserva le caratteristiche originarie, che l’intrapresa attività di restauri fa certo risaltare.
Il paese si è poi sviluppato fuori, già dai secoli scorsi: così appena fuori porta si trova il Palazzo Municipale –con il Museo di Venturino Venturi e la Biblioteca comunale- e il centro cittadino vero e proprio.
Nel corso del tempo è stato compiuto un complessivo riassetto urbanistico, che ha visto la nascita di quartieri interamente nuovi, poiché la maggioranza degli abitanti delle frazioni si sono trasferiti nel Capoluogo per la maggior comodità di raggiungere i luoghi di lavoro dell’attivissimo e fiorente comprensorio valdarnese.
Le frazioni
• San Giustino Valdarno
È la Frazione più importante del Comune, situata alla sua estremità dalla parte di Castiglion Fibocchi verso Arezzo, sulla via dei Sette Ponti, poco lontano dall’incrocio con la via del Casentino. La sua origine risale al secolo XII, quando fu ricostruita nel sito attuale la pieve che prima si trovava lungo la vecchia Cassia. A San Giustino si celebra annualmente la Festa del perdono nella terza domenica di luglio. Vi sono altresì attive botteghe artigiane di oreficeria e ceramica, e diverse aziende agricole che vendono direttamente i loro prodotti.
• Anciolina
Il primo documento che ricorda il castello dell’Anciolina è del 1065; ma il luogo doveva essere abitato da tempi assai remoti, come mostrerebbe una ascia di bronzo rinvenuta nei pressi dei ruderi dell’antica rocca. Intorno al 1320 entrò nel possesso di Firenze. Alcuni storici locali vogliono nato all’Anciolina l’umanista Poggio Bracciolini. In epoca feudale il castello le sorti di tutti gli altri del Lorese e più in generale del Valdarno, con continuo alternarsi di signori e dominazioni. Nell’ambito delle lotte che caratterizzarono la sua vita, in un convegno antifiorentino avvenuto nella chiesetta di San Godenzo, si registra la presenza nel giugno 1302 di Dante Alighieri. Non molti anni dopo tuttavia anche il castello dell’Anciolina entrò nel possesso di Firenze. Dell’originaria chiesa intitolata a San Michele Arcangelo non rimane più traccia, essendo i ruderi stati inglobati dalla nuova chiesa più vasta della precedente. All’Anciolina si trova un negozio di alimentari con annesso bar e rivendita di tabacchi.
• Borro
Di questo antico borgo fortificato, dalle case costruite in muratura mista di pietre e mattoni, circondato da fossati naturali -ed al quale si accedeva, come si accede, attraverso un ponte ora di pietra, prima di legno si ha notizia fin dal 1039, e lo vediamo attivamente implicato nelle complesse vicende di storia e di guerra che interessarono i castelli del Lorese e del Valdarno, oscillando nell’influenza aretina e fiorentina, alla quale dovettero cedere nel 1344. Oggi il castello è stato acquistato, insieme alla tenuta del Borro, dal signor Salvatore Ferragamo. Nel borgo -oltre a negozi di alimentari e di articoli per la casa, da regalo, di antichità- si trova un vicolo con botteghe di artigiani orefici e ceramisti. In alcuni antichi locali sono allestite una storia di Pinocchio ed un Presepe animati.
• Casa
La Casa è un piccolo borgo che testimonia, con il vicinissimo Casale, lo scivolamento verso valle delle comunità che agli albori del secondo millennio ancora viveva chiusa nel castello alto e ben protetto della Trappola. I toponimi di Casa e Casale sono frequentissimi in Toscana e rinviano all’uso di denominare rispettivamente le dipendenze e la residenza di un proprietario terriero sulla sua fattoria.
• Casale
Il borgo di Casale testimonia, con la vicinissima Casa, lo scivolamento verso valle delle comunità che agli albori del secondo millennio ancora viveva chiusa nel castello alto e ben protetto della Trappola. L’armonia urbanistica del borghetto è degna di nota, con una piccola cappella volta ad oriente; ed una mulattiera costruita a margine di un terrazzamento agricolo, larga circa un metro, sorretta da un muro in sassi a valle e delimitata da un muro in sassi a monte. A Casale, nel periodo estivo, è attivo un Circolo costituito dagli abitanti.
• Casamona
Il borgo antico -circondato ora da numerose abitazioni moderne immerse nella macchia- prende verosimilmente il nome dal primo importante proprietario che vi ebbe una fattoria, e che doveva chiamarsi Simone, da cui Casa di Simone e poi Casa di Mone, Casa Mone e, quando il riferimento onomastico non ebbe più forza evocativa, Casamona. Si è ipotizzato che tale Simone fosse un membro della famiglia dei conti Guidi. Nel XVII secolo a Casamona ebbe dimora la nobile famiglia Forzoni Accolti, e ne resta ben conservato il palazzo con annessa cappelletta eretta nel 1697.
• Chiassata
Il borgo di Chiassaia, attraversato dalla strada che porta al bivio per Faeto e Anciolina, condivise la sorte di tutto il territorio, sconvolto dalle guerre fra i potenti feudatari del Valdarno e la nascente potenza del Comune di Firenze. Costituitosi in Comune, si ricordano i resti di una fortificazione posta alla sommità del monte di Caval Morto, che lo sovrasta. Ora se ne è persa ogni traccia. All’entrata del paese si trova la chiesa di San Salvatore. A Chiassaia si trova un forno che produce una schiacciata assai rinomata, ed un negozio di alimentari con piccolo bar.
• Faeto
Appartenente al territorio di Arezzo -del 1356 la riconferma dell’imperatore Carlo IV- questo castello, che probabilmente trae il suo nome dai faggi che dovevano caratterizzarne il paesaggio, appartenne alla corte del Castello dell’Anciolina. Dell’antico castello ormai non resta che il ricordo. La chiesa di Santa Maria è collocata a sinistra dell’antica chiesa romanica, ora ridotta a magazzino, della quale è possibile vedere raso al suolo il tracciato dell’abside. A Faeto è presente un negozio di generi alimentari.
• Gorgiti
È questo un piccolo borgo sul Ciuffenna, probabilmente identificabile in quello citato in un documento del XIII secolo che menziona la chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Gurgite, una cappelletta che si trova al centro di un gruppo di case, che dipendevano un tempo dalla parrocchia di Rocca Ricciarda. A Gorgiti si trova un negozio di alimentari, con mescita di vini e il forno.
• Gropina
Situato sul percorso dell’antica via Cassia, o su una sua deviazione, il villaggio attuale è nato intorno alla pieve di San Pietro a Gropina, a sua volta collocata sopra i resti di un preesistente tempio forse etrusco, e all’interno di un insediamento che ha restituito testimonianze di epoca etrusca, romana e longobarda.
• Malva
Il villaggio di Malva, posto su di un trivio, ha origine assai antica, anche se il suo attuale sviluppo non permette di constatarlo. È attraversato dalla via dei Sette Ponti che rappresenta la linea di confine tra i comuni di Loro Ciuffenna e Terranova Bracciolini. A Malva si trova un Ufficio postale, un bar, un negozio di alimentari e una rivendita di tabacchi
• Modine
L’abitato di Modine è caratterizzato dalla disposizione delle case a gruppetti con un loro toponimo: Pieravilla; il centrale Poggiolo; la Rota, nel punto più alto; e poi ancora Ferale, Fetti, le Case, Casa Lorini. Tale dispersione è verosimilmente dovuta alle ondate di progressivo distacco della popolazione dalla più alta Rocca Ricciarda. La chiesa di Sant’Jacopo è ricordata in un documento del XII secolo. A Modine si trova un negozio di alimentari, un bar, una rivendita di tabacchi.
• Odina
Si tratta di un piccolissimo borgo di origine antica che era compreso nella corte del Castello del Cocollo. Continua a conservare vetusti edifici ed una piccola cappella.
• Oliveto
Posto nel territorio del castello di Cocollo, è un piccolo villaggio di case di pietra, bellissimo. Vi si trova una cappellina.
• Poggio di Loro
È un borgo fortificato di singolare bellezza ed armonia, al quale si accede attraverso un arco protetto da una torre ora sbassata. All’interno strette vie separano case di pietra di fattura semplice, ma elegante. Il castello di Poggio di Loro è rammentato per la prima volta in un documento del 1247, ma la sua origine è ben più antica. La chiesa di Santa Maria Assunta ricordata come Santa Maria in Advena nella donazione che ne venne fatta da Carlo Magno l’anno 780 all’abate di Nonantola.
• Pratovalle
Castello alle sorgenti del torrente Agna, di antica origine ha conservato l’aspetto del borgo medievale. Appartenne ai Pazzi di Valdarno e ai Ricasoli, come molte terre di questi luoghi; passò poi sotto il dominio di Firenze. Poco fuori il paese si trova un mulino ormai non più funzionante.
• Querceto
È un gruppo di case alle pendici del monte Cocollo. La chiesa di Santa Maria raccoglieva i popoli dei villaggi posti nel territorio di quel castello.
• Rocca Ricciarda
Il borgo di Rocca Ricciarda sorge su uno sperone di roccia presso le sorgenti del torrente Ciuffenna, prossimo ai varchi settentrionali del Pratomagno. Sul borgo sovrasta la vera e propria Rocca Ricciarda, che gli dà il nome. Le strette strade, le case tutte di pietra, gli spazi angusti imposti dalla conformazione del terreno ne fanno un esemplare assai significativo di borgo fortificato. Durante la stagione estiva, è aperto un ristorante, un bar ed un negozio di alimentari.
• San Clemente
Il Castello di San Clemente in Valle ha un suo centro fortificato chiamato propriamente San Clemente, ed alcune dipendenze -Contea, Salci, Casa Santino- che ne costituiscono come dei quartieri. Si presenta come un insieme molto omogeneo di costruzioni in pietra, attorno alla chiesa di San Clemente, della quale si ha notizia in un documento del 1068. Vi si trovano un negozio di generi alimentari, una rivendita di tabacchi e una pizzeria.
• Secorgnano
Piccolo centro agricolo di antica origine vi si trova una casa colonica di notevole interesse. Nei pressi del piccolo abitato di Sercognano è segnalata l’antica ubicazione della chiesa di San Donato a Vinca.
• Trevane
Trevane è un piccolo borgo di case di pietra attorno alla cappelletta di Sant’Iacopo segnalata in un documento del 1526. Si tratta di una chiesa romanica orientata, attualmente a pianta rettangolare: ma i recenti restauri hanno posto in luce un precedente intervento seguito probabilmente al crollo dell’abside semicircolare. Vi si trova negozio di alimentari.
• Villa
Poco distante da Chiassaia, 1.200 m verso valle, si trova il borghetto de La Villa di Chiassaia, formato da poche case, che confermano lo scivolamento verso valle degli insediamenti originariamente racchiusi negli antichi castelli. Fra Chiassata e la Villa sulla strada si trova una fonte d’acqua sorgiva racchiusa in una arcata di muro di pietre.